Vuelta a España 2019, Miguel Ángel López a gamba tesa contro la Movistar: “Un brutto gesto, son sempre loro che si approfittano”
Miguel Ángel López non le manda a dire dopo il comportamento tenuto dalla Movistar nel corso della diciannovesima tappa della Vuelta a España 2019. Il capitano della Astana ha stigmatizzato, dopo il traguardo, la condotta della formazione spagnola, rea di avere attaccato la maglia rossa Primoz Roglic dopo una caduta che lo aveva costretto a fermarsi insieme ad altri big, tra cui lo stesso Lopez. Un comportamento che, secondo il colombiano che attualmente occupa la quarta posizione in classifica generale, è stato palesemente scorretto.
“Penso sia stato un brutto gesto – ha commentato – È stato irrispettoso nei confronti della maglia rossa, non è la prima volta. Sono sempre loro che si approfittano di questi momenti. Fanno sempre gli stupidi e sono gli stessi sciocchi che fanno queste cose. Si comportano sempre così. Vedremo se vinceranno una gara attaccando in testa un giorno”, ha sentenziato con grande rabbia a fine tappa.
“Non ho sentito la decisione dei giudici – ha poi aggiunto riguardo il fatto che sarebbe stato consentito di restare nella scia delle macchine senza prendere provvedimenti – La squadra ha inseguito con caparbietà. In questi momenti bisogna restare calmi. È stata una buona decisione. Le sciocche esibizioni della squadra del campione del mondo, questo è ciò che abbiamo”.
La caduta, comunque, non gli ha dato problemi. “Sono un po’ acciaccato, ma niente di che. Graffi e basta”.
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Non mi apre che sia successo niente: Poi la Movistar si è fermata. Quanto all’Astana, anche se Lopez fa finta di niente, ha salvato Roglic nella tappa che aveva visto il ritorno di Quintana la secondo posto. L’Astana, anche se Lopez gode di simpatie di qualche commentare, come Magrini, non mi pare che abbia comportamenti sempre corretti.